Esistono tantissimi tipi diversi di pipa a seconda del materiale con cui è prodotta (sia industrialmente, sia artigianalmente) e a seconda della sua forma. Dal punto di vista del materiale esistono i seguenti tipi:
Pipa di radica: è la pipa più diffusa e moderna. Nata nella prima metà del XIX secolo in Francia e poi passata in Gran Bretagna, Italia e via, via negli altri paesi. E’ ottenuta dalla Erica Arborea un arbusto sempreverde diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo. La parte utilizzata per ottenere la pipa è quella nodosa della base, in angolo, il cosiddetto “ciocco”.
Pipe di schiuma: schiuma di mare ovvero silicato idrato di magnesio, è un minerale che si trova soprattutto in Turchia. La schiuma è molto porosa e non condiziona assolutamentre il gusto del tabacco.
Pipa in terracotta o chioggiotta: un tempo inseparabile accessorio dei pescatori di Chioggia. Il suo potere assorbente dà un fumo depurato.
Pipa di gesso: diffuse tra XVII e XIX secolo, soprattutto tra i marinai, dato lo scarso valore del materiale con cui venivano fabbricate. Oggi sono piuttosto rare, e le più conosciute sono le genovesine.
Pipa di pannocchia: ricavata dalla pannocchoia di un granturco che cresce solamente nel Missouri, è una pipa assai poco costosa ed altrettanto poco durevole.
Sa Pipa allutonada: tipica della Sardegna, era inizialmente la pipa usata dai pastori. Si contraddistinguono per i materiali e lavorazione grezza, con un lungo cannello di legno, e un fornello spesso molto ravvicinato al cannello e parallelo allo stesso.
Pipa Falcon: con il doppio cannello di metallo che può essere di diverse misure o forma. Questo raffredda il fumo che tende a condensare il vapore favorendo la formazione di acquerugiola.
Pipa Calabash o Calebassa: classificata tra le pipe “miste”, composte da materiali diversi. Il fornello esterno è ricavato dalla Caravazza, una specie di zucca esotica, di colore giallo, appartenente alla famiglia del cetriolo e del cocomero, di origine sudafricana. il suo pregio sta nella zucca che, per l’ampiezza del suo interno, forma una camera di condensazione, dove si espande e si raffredda il fumo, che così arriva fresco e dolce.
Pipa morta o Bog Oak: ricavata da un semifossile di quercia. Tra le più famose quelle irlandesi, bretoni e tedesche. Una sua peculiare caratteristica e pregio, che la fa amare da molti, è la sua leggerezza, essendo un fossile
Pipa di olivo: può essere di varie misure o forme, ma il materiale le dona sempre un colore chiaro e un sapore dolciastro alla fumata
Pipe giapponesi Kiseru = si tratta di pipe molto sottili con fornello piccolissimo. È composta da tre parti, fornelletto in metallo decisamente piccolo, la prima parte del cannello (chiamata Kiseru-jutsu) in legno o più spesso in bambù, e il bocchino in metallo.