La pipa è un antico oggetto, tradizionalmente utilizzato per fumare tabacco o altre sostanze.
Fumare la pipa ha l’unico scopo di appagare il nostro piacere personale e coinvolge tutti i sensi: la vista, il gusto e l’olfatto, il tatto ed infine l’udito, in quanto anche alla pipa si addice quel certo proverbio sul vino: prima lo si ammira, poi lo si annusa, quindi lo si degusta ed infine se ne parla. Ecco la funzione dell’udito raccolta in quel se ne parla, consacrata al dialogo, a quegli scambi intellettuali, quelle relazioni umane.
Quando si fuma la pipa, il fumo non viene inspirato, ma lentamente assaporato nella bocca ed, eventualmente, espirato dal naso per meglio cogliere tutte le sensazioni di gusto e di aromi resi dal connubio pipa-tabacco. Conseguentemente gli effetti nocivi del fumo non colpiscono tanto i polmoni quanto i tratti superiori del sistema respiratorio. Secondo alcuni recenti studi, fumare la pipa risulterebbe essere meno rischioso che fumare sigarette, poiché oltre a non inspirare il fumo, la frequenza con cui si fuma la pipa è, normalmente, più bassa rispetto a quella con cui sono mediamente fumate le sigarette, è tuttavia opportuno evitare gli abusi.
La pipa inoltre si fuma con tirate lente, ritmate e mai profonde. Gli esperti, poi, suggeriscono che il miglior momento di effettuare una tirata, è l’istante in cui la pipa sta per spegnersi, in modo da assicurare la minor temperatura possibile (fattore importante per una buona pipata). Pertanto, tanto più fredda si mantiene la pipa durante la fumata (ecco l’importanza del senso tattile), tanto meglio è ai fini di assaporarne gli aromi nel modo migliore. Inoltre, mantenere bassa la temperatura aiuta a ridurre la formazione di idrocarburi policiclici aromatici dal potere cancerogeno. Il tabacco nella pipa riceve aria solamente dall’apertura del fornello. Ciò comporta, di conseguenza, una maggior difficoltà nel mantenere accesa la brace, ragion per cui già da molti anni esistono vere e proprie competizioni internazionali (gare di “lento fumo”), aventi come scopo vincente il mantenimento della pipa accesa senza riaccensioni intermedie (i record attualmente raggiunti superano le 3 ore, per una pipa standard da 3 grammi di tabacco).
Componenti della pipa
La pipa generalmente è composta da una camera dove avviene la combustione (la testa o fornello), da un sottile stelo forato (il cannello) e da una parte terminale, che il fumatore porta alla bocca, chiamata bocchino esso si inserisce nel cannello tramite il perno. Alcuni modelli prevedono anche l’aggiunta di un filtro.
Accessori della pipa
Curapipe.
Il curapipe è uno strumento spesso metallico generalmente composto da tre componenti:
- la pressa o pigino, che ha lo scopo di pestare il tabacco nel fornello quando a causa della combustione viene troppo alleggerito dalla cenere;
- Scovolino, piccolo cucchiaio o lama che serve principalmente a togliere il residuo di tabacco incombusto nel fornello alla fine della fumata.
- Spillone, può servire per stappare il cannello se incastrato o forare il tabacco se troppo compresso.
Scovolino.
Lo scovolino è una lunga spazzola flessibile usata per pulire l’interno del cannello e del bocchino, per permettere sempre un buon tiraggio. Esistono diversi tipi di scovolini: morbidi, conici, ruvidi, ecc.