I consigli di Mimmo Provenzano
Se la pipa è nuova, è necessario il rodaggio. Esso consiste semplicemente nel graduale adattamento della radica al calore, per evitare possibili rotture e per permettere la formazione di uno strato uniforme di carbone nel fornello.
La formazione di carbone avviene dalla combustione del tabacco a contatto con le pareti della pipa; questa formazione deve essere graduale, lenta ed uniforme. Una crosta ben formata protegge il legno della radica
E’ infatti molto importante fumare fumo fresco, perché se esso si surriscalda perde tutto l’aroma, oltre ad essere dannoso per la bocca. Il fumo fresco lo si ottiene caricando bene la pipa, fumando lentamente con boccate corte e distanziate e tenendo pressato il tabacco col curapipe (l’unico attrezzo veramente indispensabile per un fumatore).
Caricare di tabacco la pipa è fondamentale: si sfilaccia il tabacco, lo si inserisce nel fornello inizialmente in piccolissime quantità e premendo poco, per poi via via aumentare la quantità di tabacco e la pressione. Al termine del caricamento, si controlli di sentire, aspirando a pipa spenta, una leggera e piacevole resistenza che deve durare per tutta la fumata.
L’accensione avviene molto facilmente con dei fiammiferi di tipo svedese, e deve coinvolgere tutta la superficie visibile del tabacco. Essa, all’accensione, tenderà ad alzarsi e ad arricciarsi: è arrivato il primo momento di premere delicatamente il tabacco col curapipe. Sarà facile, specie se si cerca di avere del fumo fresco e di non surriscaldare la pipa, che essa si spenga. Nessun problema: la si riaccende (facendola prima riposare un poco nel caso in cui sia troppo calda). E’ meglio, per quanto seccante, riaccendere una pipa anche venti volte piuttosto che fumare fumo caldo.
La pipa non si respira, non si manda nei polmoni; ne si assapora il fumo in gola. Il tabacco entra in circolazione attraverso la lingua e la gola.
La durata del fumo è a piacere, a seconda delle dimensioni della pipa, della quantità di tabacco, del modo in cui si fuma. Dura spesso anche più di un’ora, ma è meglio che il principiante fumi per meno tempo, magari riprendendo la stessa fumata a distanza di tempo.
L’ideale sarebbe completare sempre una fumata da pipa carica a pipa esaurita (quando nel fornello resta solo cenere). Se non si riesce ad esaurire il tabacco, si può anche lasciare a metà e riprendere in seguito (anche se in questo modo il tabacco di secca e la pipa maleodora l’ambiente). Oppure si può buttare via il tabacco, pulire le pipa e caricare la pipa a metà la volta successiva, stando bene attenti a non bruciare le pareti nude della pipa con la fiamma nelle accensioni.
Iniziare a fumare la pipa non è cosa facile, specie per un fumatore di sigarette. Lo sforzo impiegato nel riuscirvi sarà ripagato in futuro. Il rodaggio in sé è uno sforzo, che viene ripagato quando la pipa è formata.
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