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Manutenzione e cura della pipa

Angelo Cassinelli|05/10/2013|Consigli & Suggerimenti
Home » Consigli & Suggerimenti » Manutenzione e cura della pipa

Consigli generali

Scovolini

Scovolini

Una volta presa confidenza con la pipa ci renderemo conto che essa ha bisogno davvero di poco, per mantenersi negli anni efficiente e bella.

Gli scovolini dopo ogni fumata e, dopo molte fumate, un po’ di carta vetrata a grana medio-fine saranno tutto il necessario per mantenerla efficiente. Un panno morbido basterà a mantenerla bella.

È importantissimo (anche se non tutti lo fanno) lasciar riposare e asciugare la pipa fra una fumata e l’altra. Meglio aspettare qualche giorno prima di fumarla di nuovo.

Cosa fare per prolungare più a lungo possibile la vita della vostra pipa preferita? Semplice. Trattarla nel modo giusto seguendo delle regole molto elementari.

Trattamento e cura

Ogni pipa va maneggiata con cura; nessuna pipa resiste ad un trattamento brusco. La pipa di terracotta e di schiuma sono, per loro stessa natura, come si è già detto, molto fragili. Le pipe in radica sono molto più robuste, ma hanno il loro punto debole lì dove il bocchino si innesta nel cannello.

Per prima cosa fate sempre bene attenzione a non cercare di eliminare i residui di tabacco, battendo la pipa contro un oggetto duro.

Fumando la pipa si riscalda dilatandosi; evitate pertanto accuratamente di smontare la vostra pipa finché è calda, potreste provocare la lesione del cannello.

Non riutilizzate la pipa sinché è calda; lasciatela raffreddare prima di riaccenderla perché una pipa calda falsa il gusto del vostro tabacco.

Smontate e ripulite la vostra pipa soltanto quando siete ben sicuri che si è raffreddata. Soltanto allora potrete svitare il bocchino avendo l’accortezza di ruotarlo sempre in senso orario.

Dopo aver fumato

riponete la pipa, sempre, con la testa in basso e la canna verso l’alto. E’ buona norma lasciarvi dentro un po’ di cenere. I liquidi che si trovano ancora nella canna potranno rifluire così nel fornello dove verranno assorbiti dalla cenere.

Quando la pipa si sarà freddata eliminate i residui con un nettapipe, senza lasciarveli troppo a lungo: occorre infatti che la pipa si asciughi e si aerei bene.

Manutenzione giomaliera e pulizia intensa

Curapipe

Una pipa va pulita ogni giorno; il mezzo più idoneo è lo scovolino. Ripulire bocchino e cannello con lo scovolino è senz’altro facile. I resti di cenere del fornello vanno invece rimossi con un nettapipe.

Scovolino e nettapipe sono attributi indispensabili per ogni fumatore di pipa. La frequenza, invece, della pulizia straordinaria intensa dipende molto dall’uso stesso della pipa. Anche in questo caso si puliranno bocchino e cannello con uno scovolino che in precedenza, però, sarà stato imbevuto di alcool.

L’operazione va ripetuta finchè non vi sarà alcuna traccia di sporco sugli scovolini, badando a non imbrattare l’esterno della pipa con l’alcool, che macchia la radica. Se poi la vostra pipa è dotata di un sistema (di filtraggio), potrete ripulirlo con uno spazzolino imbevuto di alcool, avendo cura poi di sciacquarlo con acqua fredda e quindi di asciugarlo bene.

Per quanto concerne lo strato di carbone lungo le pareti del fornello, non dovrà mai superare lo spessore di due millimetri.

Per ridurre lo strato di carbone allo spessore giusto utilizzate il vostro nettapipe. Tale operazione va fatta con cura e regolarità. Tutte queste precauzioni contribuiranno a rendere quanto più piacevole l’uso della vostra pipa. Una pipa, infatti, che non è ben curata e pulita, sarà dopo un po’ di tempo causa di inconvenienti come cattivo odore e retrogusto.

Una pipa ben curata, invece, diviene col passare del tempo sempre più buona e gradevole.

18/10/2013 Angelo Cassinelli

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Angelo Cassinelli

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