Una pipa di radica, che non abbia subito un preliminare trattamento speciale, dovrà all’inizio, usando un gergo automobilistico, essere rodata.
Soltanto dopo questo periodo, e se si adotteranno dei semplici accorgimenti, essa procurerà al suo proprietario un piacere ottimale. Sul come effettuare questo rodaggio se ne sentono tante; ognuno ha il proprio metodo sicuro, talvolta molto complicato, quasi magico.
In realtà si tratta di un’operazione molto semplice consistente nell’abituare gradualmente la pipa al calore e a far formare, con la combustione del tabacco, all’interno del fornello, quella crosta di carbone che ha la duplice funzione di proteggere il legno dal calore ed assorbire il liquido di combustione, rendendo più rotondo e gradevole il fumo.
Caricate pertanto la vostra pipa nuova, dapprima per 1/3, fumandola sino all’ultimo; e così per tre, quattro volte. Quindi aumentate la quantità di tabacco usato sino a riempire per 2/3 la pipa, mantenendo anche questa dose per tre, quattro volte. Avendo l’accortezza di fumare
lentamente, a boccate corte ma non troppo frequenti in modo che il fornello non si surriscaldi, otterrete una magnifica crosta uniforme: la vostra pipa è pronta a soddisfarvi pienamente.
Le pipe prerodate.
Taluni fabbricanti di pipe, usano rivestire l’interno del fornello con uno strato artificiale di carbone per evitare ai loro clienti la necessiti del rodaggio. Ma per chi si accosta per la prima volta al mondo della pipa, anche usando una pipa prerodata, è consigliabile attenersi alle precedenti istruzioni, sia per meglio imparare a fumare la pipa stessa sia perchè una pipa nuova è sempre un oggetto che anch’esso dovrà abituarsi alle abitudini del fumatore.