LA PIPA NON SI INALA
Un punto da mettere subito in chiaro è che il fumo della Pipa non deve essere aspirato (o, meglio, inalato). Ciò, non solo per motivi igienici, ma soprattutto perché è possibile apprezzare in ogni più sottile gradazione l’aroma del tabacco e delle sue miscele solamente col trattenere un poco del fumo in bocca e col farlo uscire lentamente dalle labbra socchiuse, per goderne il profumo attraverso le narici.
LA PRIMA FUMATA
Caricate la Pipa solo per metà e così fate per altre tre o quattro volte. Alla quinta fumata aumentate gradatamente la quantità del tabacco e verso la decima fumata la Pipa comincerà a diventare “buona “: potrete poi riempirne per intero il fornello.
PIZZICHI
Il tabacco deve essere introdotto nel fornello a piccole prese successive, non tutto in una volta. Il primo pizzico sia solo leggermente compresso, il secondo un po’ di più, il terzo di più ancora e cosi via, in modo da stratificare il tabacco. La compressione sia maggiore sull’ultimo strato. Un antico manuale inglese insegna che bisogna caricare la Pipa con sette strati.
Ricordate che il tabacco troppo pressato rende l’aspirazione difficile e porta ad una dannosa condensazione di umidità; il tabacco troppo soffice tende invece a produrre un fumo eccessivamente caldo.
—–>Consulta anche Come caricare la pipa
FUMARE ADAGIO
Il fumatore di sigarette difficilmente riesce subito a fumare con soddisfazione la Pipa, abituato com’è ad aspirare forte e nervosamente: ma seguendo questi nostri modesti consigli, imparerà un poco alla volta ad apprezzare la Pipa, fino ad eliminare del tutto le ben più nocive sigarette. Chi è abituato a fumarne molte non può aver la pretesa di riuscire a sostituirle tutte ed immediatamente con la Pipa. Gli consigliamo di iniziare solo con una o due pipate, meglio se di sera, comunque dopo pranzo o dopo cena, avendo però cura di tirare boccate lente, corte e ritmate.
Le aspirazioni forti o troppo frequenti, oltre a riscaldare eccessivamente la Pipa, producono bruciori alla lingua ed al palato. (Quanti neofiti della Pipa l’abbandonano, perché di sera si ritrovano la lingua spessa due dita!). A mano a mano che il tabacco — per effetto della combustione — si rigonfia e si solleva nel fornello, esso deve essere leggermente premuto con l’apposito curapipe: si diminuisce così il tiraggio e l’aerazione, il fumo è aspirato più lentamente, si trattiene più a lungo nel cannello e arriva perciò meno caldo alla bocca. Se il tabacco fosse stato troppo compresso (ne è indice un tiraggio difficoltoso), si può tentare di renderlo più soffice risollevandolo un poco con l’apposito ferro a punta del curapipe: meglio però svuotare e ricaricare la Pipa.
——-> Consulta anche Come si fuma la pipa